Selezione oggi......quasi un tabù!

  • By marzia 
  • 4611 giorni ago  
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di Roncon Marzia

Oggi chi si avvicina al Rottweiler, lo fa principalmente per un fattore estetico, in secondo luogo guarda il lato caratteriale e le attitudini tipiche della razza. Esistono due grandi categorie di futuri proprietari di cani. Quelli che cercano su Internet l’affare e quelli (ormai pochi purtroppo) che ricercano tra gli allevamenti le linee che più preferisce. Si linee diverse, perché è vero che lo standard è uno e uno solo, ma ogni allevatore segue (o dovrebbe seguire) una sua linea di allevamento tanto da dare a tutti o quasi tutti i soggetti da lui allevati una impronta comune: l’impronta di allevamento! C’è chi preferisce sviluppare il lato caratteriale del cane tralasciando magari l’estetica e chi viceversa (perché ricordo che il cane bello e bravo raramente esiste almeno per il Rottweiler). Distinguiamo dunque i soggetti da lavoro e i soggetti da bellezza, perché anche se lo standard non differenzia i due canoni, la distinzione esiste ed è palese a tutti i più esperti. Un cane forte caratterialmente e sportivo, difficilmente avrà canoni estetici di un soggetto da expo e viceversa. Sarebbe molto onesto da parte degli allevatori distinguere le linee lasciando liberi i futuri proprietari di scegliere se fare sport con il proprio soggetto o intraprendere la carriera espositiva, senza raccontare le favole del bello e bravo, forte, sportivo ecc…, in tal caso si avrà un mediocre soggetto in tutti i campi. La definirei la tipica “leggenda metropolitana” ogni allevatore ha il cane forte ma equilibrato che è un buon guardiano ma amichevole con gli amici della famiglia, che in esposizione va benissimo e ai campi di lavoro è il migliore… caspita dico io che fortunati sono gli altri è già difficile ottenere poche e ottime qualità  ben definite su un soggetto figuriamoci tutte queste. Perché questa lunga premessa, perché in Italia si tende troppo spesso a riprodurre con il cane del momento, basti che un paio di allevatori parlino di un soggetto che questi ha la fila di femmine in calore al cancello. Ma questa è selezione? Questo è seguire delle linee e avere in testa dei soggetti ben delineati che si cerca di allevare? Questo è lavorare bene? NO! Questo è pasticciare e si sa se ci fosse il primato in Italia dei pasticcioni DOC  lo vinceremmo alla grande. Essere dei selezionatori non vuol dire avere 10 box in giardino e mettervi dentro i cani, essere dei buoni selezionatori non significa avere 15 soggetti mediocri, ma 4–5 validi.Fortunatamente anche se pochi, ci sono degli allevamenti di altissima qualità in ogni razza dove selezione e amore è alla base di tutto ma capisco che trovarli è davvero difficilissimo. La selezione è la BASE del buon allevamento! Una ottima selezione costa studio, fatica, sacrifici e molto denaro. Una buona selezione non ammette ignoranza e cani del momento ma impone decisioni difficili e ideologie ben definite da seguire. Lo scopo di una buona selezione è’ il continuo miglioramento delle proprie linee genetiche (linebreeding e outcross) facendo così, automaticamente, il miglioramento della razza. La vera selezione impone costantemente soggetti corretti, tipici e SANI con caratteristiche morfo-caratteriali uniformi il più possibili. Avere su 15 cuccioli due buoni soggetti e 13 mediocri non ha nessun senso. Premesso tutto ciò purtroppo i difetti esistono in ogni linea proprio perché parliamo di esseri viventi e non di oggetti prefabbricati, dunque una buona percentuale di difetti li mette Madre Natura, stà al selezionatore capire chi è portatore di difetti e in che entità e prendere decisioni in merito.

Altro discorso tabù per chi acquista un cane. La sterilizzazione o la castrazione.

Gli allevatori di Gatti sono decisamente anni luce più avanti di noi. Loro delineano in una cucciolata i soggetti da expo e i soggetti da compagnia (cosa che nei cani succede solo in USA ma anche li siamo anni luce avanti.) Cosa significa? Un soggetto che dimostra avere delle doti morfologiche e caratteriali tali da promettere una futura carriera verrà affidato a coloro che hanno tale desiderio e che collaboreranno con l'allevamento per quanto riguarda la riproduzione, i soggetti che non presentano le caratteristiche idonee a tale carriera (e non pensiamo a chissà quali difetti, la minima sfumatura allo standard è difetto) vengono definiti soggetti da compagnia, venduti a prezzo inferiore e con contratto di sterilizzazione o di castrazione obbligatori. Quanti strabuzzerebbero gli occhi????Ma Che bello sarebbe! Meno cani abbandonati nei canili, meno gente irresponsabile che <<Ops la mia cagnetta è stata coperta dal bastardino entrato in giardino>> meno brutti cani (perché dobbiamo essere onesti), e cosa principale meno cani squilibrati affidati a gente senza le minime conoscenze cinofile.Tutto ciò per ricordare a chi pensasse ancora che per allevare basti avere un maschio e una femmina, e i giochi sono fatti, bè non è proprio così : un allevamento per costruirsi una linea genetica sana, bella, affidabile e solida, ci mette anni di lavoro amore per la razza impegno e tanto tanto denaro, e un neofita a rovinare tutto ci mette, purtroppo, pochissimo tempo.